Particolarmente negativo il dato genoano nell'ultimo quarto d'ora (5 gol degli ultimi 7 subiti, con ben sei punti persi da situazione di vantaggio), in particolare. Una prima chiave della sfida sarà l'abilità nel "finire bene", concludendo al meglio quanto creato nei primi due terzi di gara. In questa direzione sarà cruciale valorizzare al massimo le risorse e gestire sapientemente i momenti della partita, puntando sia sui giocatori di qualità - spiccano Guðmundsson e Leão, protagonisti attesi al Ferraris - come su chi subentrerà nella ripresa.
TRA ROTAZIONI E SUBENTRATI
—Riprendendo il punto precedente, è importante sottolineare come la serata di Genova sarà la settima partita in tre settimane per il Milan di Piol. Cresciuto di condizione e rendimento in termini di risultati grazie anche all'ottimo contributo di chi aveva giocato meno nelle prime uscite stagionali. Giocatori come Sportiello, Florenzi, Adli, Musah e Okafor, infatti, si sono messi in luce recentemente. Contribuendo alla causa rossonera e permettendo così al Milan di far fronte alle assenze per infortunio: in questo senso, la partita di Marassi sarà un ultimo sforzo prima di una pausa necessaria, anche alla luce degli impegni che attendono la squadra di Pioli al rientro (Juventus, PSG e Napoli in rapida successione).
I nostri avversari hanno una rosa abbastanza profonda per essere una neopromossa, ma finora hanno avuto un contributo ridotto da parte delle seconde linee e dei subentrati. Considerate le assenze di Strootman e Badelj (in dubbio, invece, Retegui), i rossoneri dovranno far valere questo vantaggio in termini di forze e risorse contro una squadra finora efficace contro le big, come testimoniato dai 7 punti raccolti contro Lazio, Napoli e Roma.
CARPE DIEM
—Nelle prime sette giornate, il Milan si è segnalato per l'efficacia nell'impostazione dal basso e contemporaneamente è sul podio di questo campionato per percentuale realizzativa, una classifica per altro guidata dallo stesso Genoa (rossoblù al 21%, rossoneri al 18%). Considerati gli stili delle due squadre, con i padroni di casa tendenzialmente più attendisti e un Milan invece abituato a macinare possesso e palleggio alla ricerca di varchi nella difesa avversaria, sarà fondamentale concretizzare al massimo ogni occasione da gol.
Il Genoa ha un differenziale importante tra i gol effettivamente segnati e gli expected goals (5.6, solo la Fiorentina ha un dato più alto) e più volte in questa Serie A ha dimostrato di saper sfruttare le occasioni, ad esempio nelle sopracitate partite contro le big. Nelle ultime uscite il Milan ha raccolto meno di quanto seminato, con sei gol segnati negli ultimi 300' di gioco tra campionato e Champions League: cogliere l'attimo può essere la chiave per vincere.
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