JUVENTUS GIOVANE, MA FEDELE A SÉ STESSA. OCCHIO AI SALTATORI
Risulta piuttosto difficile inquadrare la Juventus vista in questa stagione in Serie A. Infatti, la squadra di Allegri, dal punto di vista tattico e non solo, mostra sia punti di contatto con il proprio passato che alcune inattese e interessanti novità. In primis, il potere ai giovani. Soltanto l'Empoli infatti (sei) ha mandato in gol più giocatori diversi nati dal 2000 in poi della Juventus (cinque) in questo campionato. Un segnale di come la freschezza delle nuove leve abbia a tratti spinto non poco anche il nucleo più esperto della rosa. Quarta per tiri nello specchio della porta (172) alle spalle proprio del Milan (179). La Juventus ha dimostrato grande abilità nel colpo di testa grazie ai 12 gol realizzati con questo fondamentale, meno soltanto del Napoli (17). Una situazione di gioco particolarmente indigesta ai rossoneri, che hanno incassato di testa ben 10 reti in questo campionato.
Filo conduttore che lega questa Juve alle proprie versioni meno recenti è invece la capacità di addormentare i finali di partita. Scegliendo di prendersi meno rischi possibile. Anche per questo i bianconeri sono la formazione che ha incassato meno reti nell’ultima mezz'ora in questa stagione (sette). Intervallo in cui tuttavia il Milan è andato a segno ben 25 volte, meno soltanto del Napoli (32). Infine, occhio ai minuti di recupero a fine match: Juventus e Milan (sei gol per parte) sono particolarmente prolifiche nell’extra time e promettono scintille poco prima dei titoli di coda.
RABIOT-BREMER, STRAPOTERE FISICO E TANTA... TESTA
Tra i pochi ad aver trovato una continuità di prestazione assoluta in questa stagione in bianconero, Adrien Rabiot è un perno centrale dello scacchiere bianconero. In una stagione sin qui disputata ad altissimi livelli il francese ha realizzato 11 gol nel 2022/23 tra tutte le competizioni: l'ultimo centrocampista della Juventus ad aver segnato di più in una singola annata era stato Arturo Vidal (18 nel 2013/14). Da tenere in estrema considerazione anche la sua grande forza fisica anche nel gioco aereo, un dato certificato dagli 86 duelli aerei ingaggiati – almeno 25 in più di qualunque altro centrocampista bianconero – e dai ben quattro gol di testa realizzati nel campionato in corso: nessun pari ruolo ha fatto meglio nei cinque principali tornei europei (quattro anche per Christoph Baumgartner).
Altrettante reti in questa particolare di gioco le ha messe a segno Gleison Bremer, autentico professore dell’incornata: dal 2019/20 sono 10 i gol di testa per il brasiliano nei top 5 campionati europei, un record tra i difensori condiviso assieme a Virgil van Dijk. Bremer è ormai un pilastro della difesa a tre dei bianconeri anche grazie alle sue ottime qualità nella protezione dell’area di rigore: il centrale è primo tra i bianconeri nelle respinte difensive (112) e in quelle di testa (64), dato nel quale risulta peraltro quinto tra i difensori in questo campionato. LEGGI ANCHE: Le ultime sulle probabili formazioni di Juventus e Milan
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