LETALI DALLA BANDIERINA E PROLIFICI DALLA PANCHINA: A SAN SIRO È SCONTRO TRA SIMILI
—Ordinati dietro, iper-offensivi dalla mediana in su. I nerazzurri, dall'inizio della 20ª giornata, viaggiano a ritmi spaventosi. Nel periodo infatti nessuna squadra ha conquistato più punti (15), segnato lo stesso numero di gol (17) e incassato meno reti (due) in Serie A. La preparazione del confronto con la Dea è resa complicata dalle inesauribili risorse a cui attingono gli orobici per andare a bersaglio, simili – per molti versi – a quelle del Diavolo. La prima riguarda l'abilità nello sfruttare i calci d'angolo: l'Atalanta ha segnato sei gol in questo campionato in seguito a corner e soltanto il Milan ha fatto meglio finora (sette, uno dei quali nella gara d'andata). La seconda la precisione al tiro: 140 conclusioni nello specchio per i nerazzurri, almeno nove più di qualsiasi altra squadra.
Numeri significativi per i rivali di giornata si trovano anche in relazione ai recuperi offensivi, in particolare ai gol realizzati in seguito a tali recuperi: sei come la Juventus e meno solo dell'Inter (sette). Colpisce infine lo score della panchina, molto consistente per entrambe le squadre in campo domenica a San Siro: Atalanta (10) e Milan (12) sono infatti le uniche due di questo torneo ad aver ricavato almeno 10 reti con giocatori subentrati. Attenzione infine alla prolificità dei bergamaschi nel finale di gara, che potrebbe trovare terreno fertile contro i rossoneri. Da un lato, infatti, l'Atalanta è la formazione che ha segnato di più nei minuti di recupero del secondo tempo in questa Serie A (sei gol totali); dall'altro solo il Genoa (7) ha incassato più reti del Milan (5) dopo il 90°.
CENTROCAMPISTI BOMBER E UN EX IN STATO DI GRAZIA: I JOLLY INFINITI DI GASPERINI
—15 marcatori differenti, cinque considerando solo i centrocampisti nella Serie A 2023/24. L'Atalanta, oltre ad avere il terzo migliore attacco in generale nel campionato in corso (47 reti, dietro a Milan a 49 e Inter a 59) spicca per il contributo offensivo fornito dagli interpreti in mezzo al campo: 24 reti. Considerando i cinque principali tornei europei correnti, solo Real Madrid (26) e Manchester City (25) ne contano di più. Osservando più da vicino i nerazzurri, il primo che la retroguardia milanista non potrà perdere d'occhio è l'ex illustre del match: Charles De Ketelaere.
Il belga si è perfettamente calato nel sistema di gioco di Gasperini e sembra essersi sbloccato negli ultimi mesi. Da inizio dicembre, solo Giroud (10) e Vlahović (10) sono stati coinvolti in più marcature rispetto al 2001 (cinque reti e quattro assist). L'ex rossonero è inoltre, con Pulisic, uno dei due centrocampisti che in questa Serie A hanno segnato più di cinque gol. E servito più di cinque passaggi vincenti (6+6 per il belga).
Dal Belgio all'Olanda il passo è brevissimo e finisce nel territorio di Teun Koopmeiners. Altra pedina fondamentale dello scacchiere di Gasperini, che incarna il mix perfetto tra corsa, classe e visione di gioco. Già 9 i gol, di cui sette in trasferta, in tutte le competizioni. Nei due incroci tra Milan e Atalanta dell'annata in corso l'olandese ha preso parte a tre gol (due reti, un assist). Con doppietta decisiva nella sfida di Coppa Italia del 10 gennaio.
Ultimo a meritare una menzione in vista dell'incrocio di San Siro è un altro ex: Mario Pašalić. Il croato, rossonero nel 2016/17, ha preso parte a tre reti contro il Milan nella massima competizione (due gol e un assist). E a Bergamo sembra aver trovato la sua dimensione. Pašalić, inoltre, è a un passo dal traguardo delle 50 reti con la maglia nerazzurra in tutte le competizioni (49 al momento in 230 presenze). LEGGI ANCHE: Milan, quanti errori per Maignan: tra le cause forse anche una impensabile >>>
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