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Yacine Adli (centrocampista AC Milan), qui in Milan-Bologna 2-2 (Serie A 2023-2024) | News (Getty Images)
(fonte: acmilan.com) L'1-1 di Milan-Atalanta a San Siro analizzato a fondo, al di là del semplice verdetto finale. Il gol Leão, le risposte della squadra, il momento e il campionato. Spazio al Debriefing dedicato alla nostra 26ª giornata:
Dopo cinque mesi, Leão è ritornato al gol in Serie A. E lo ha segnato in bellissimo stile, al termine di una grande azione e grazie a un destro meraviglioso. Dall'Hellas Verona all'Atalanta, sempre a San Siro. Una rete (la 50° nei Top-5 campionati europei, la 42° in Italia), una liberazione come ha evidenziato il linguaggio del corpo del portoghese nel festeggiare e nell'enorme prestazione generale. Il gol è servito certamente alla squadra, ma in primis al giocatore il quale pur giocando sempre senza smarrire mai il suo ruolo unico per forza e caratteristiche cercava con insistenza la firma in Serie A dopo il sigillo in Europa League. I bergamaschi gli portano bene, avendoli già graffiati in Coppa Italia. Probabilmente la miglior notizia della serata sponda rossonera, in un periodo intenso e importante. Crederci, insistere: Leão è rimasto collegato e coinvolto, ora il lavoro ha pagato.
Un pareggio agrodolce, il punto comunque ha peso e significato. Il Milan ha sicuramente dimostrato di essere guarito da qualche incertezza palesata fra Monza e Rennes, fornendo una prova convincente. Il collettivo è stato superiore all'Atalanta, creando e meritando di più. Ha inciso molto in negativo l'episodio del rigore. Poi pizzico in più di cattiveria e precisione sottoporta sono aspetti che hanno impedito di colpire l'avversario più di una volta, bisogna lavorarci. Se il pari allontana il primo e il secondo posto, avvicinando il Bologna, è anche vero che permette di tenere a distanza proprio l'Atalanta - cliente scomodo e lanciato - con un vantaggio di +7 da gestire nel finale di campionato verso la qualificazione alla prossima Champions League. E poi in casa prosegue l'efficace andamento nei big match casalinghi: Roma, Napoli e adesso Atalanta, nessun passo falso.
Due singoli in primo piano: Thiaw e Adli. Dopo qualche sbavatura a Monza, vogliamo sottolineare la reazione in particolare di Malick e Yacine. Il tedesco è stato impeccabile nella marcatura di De Ketelaere, restando attento e solido - in coppia insieme all'ormai garanzia Gabbia - quando Gasperini ha modificato gli uomini in attacco; una crescita di rendimento evidente e naturale dopo un massiccio periodo di stop. Il francese si è mosso ovunque, provvidenziale in una respinta nel primo tempo e in generale bravissimo a cucire il gioco, abbassandosi spesso per ricevere il pallone e smistandolo con idee e caparbietà; nella lotta in mediana non solo ha retto alla grinta della Dea ma ha fatto la voce grossa. LEGGI ANCHE: Milan, Leao e un gol per la continuità. Ma la critiche non si fermano...
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