TORNARE A CHIUDERE LA PORTA
—Due tiri in porta (tra cui il rigore), tre gol subiti: è il dato paradossale di Milan-Genoa, partita manifesto di questo momento "storto" della stagione. Una partita che il Milan era riuscito a raddrizzare fino al 3-2, poi la sfortunata autorete di Thiaw ha fatto il resto. Tre gol concessi, sì, tutti e tre evitabili, altrettanto sì, però anche una punizione fin troppo severa rispetto al poco concesso ai genoani. Ecco, da qui si deve ripartire, dalla concentrazione nelle piccole situazioni, dalla cattiveria, dal rifiuto di subire gol. Il Cagliari ultimamente è una squadra molto continua in attacco, ad aprile ha inflitto due reti ciascuno ad Atalanta, Juventus e Inter. Quindi attenzione massima, in ogni dettaglio.
OFFENSIVI CON PARSIMONIA
—Una volta era il 4-2-fantasia, e quello proposto contro Lecce e Genoa ci si avvicina molto in termini di propensione offensiva. Chukwueze-Pulisic-Leão-Giroud sono garanzia di produzione di occasioni e di pericolosità costante, ma allo stesso tempo comportano un piccolo prezzo da pagare e necessitano di un sostegno difensivo costante e attento. In questi ultimi chilometri della stagione, con ritmi più bassi e più stanchezza nelle gambe, equilibrio diventa una parola chiave, specialmente nel caso in cui sia necessario contro-bilanciare un attacco così remunerativo. L'aiuto in ripiegamento degli attaccanti stessi sarà un primo fattore di contenimento del rischio, ma l'atteggiamento generale della squadra dovrà essere proattivo e consapevole. LEGGI ANCHE: Porto, Conceicao: “Rinnovo? Nulla da chiarire. Secondo Villas-Boas …” >>>
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