MILAN-CAGLIARI

Milan-Cagliari, Pioli: “Rimpianto Europa, impossibile tenere testa all’Inter”

Stefano Bressi Redattore 
Stefano Pioli, allenatore rossonero, ha parlato in conferenza stampa al termine di Milan-Cagliari, 36^ giornata della Serie A 2023-2024

Stefano Pioli, allenatore rossonero, ha parlato in conferenza stampa al termine di Milan-Cagliari, partita della 36^ giornata della Serie A 2023-2024 che si è giocata allo stadio 'San Siro' di Milano. Ecco, dunque, le sue dichiarazioni.

Le parole di Stefano Pioli nella conferenza stampa post Milan-Cagliari

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PM - Come mai abbiamo visto il Milan giocare poco in ripartenza e come mai Okafor ha giocato così poco: "Perché non siamo stati così bravi ad andare così spesso in vantaggio. Anche perché il Cagliari ci ha lasciato tanto spazio avendo bisogno di pareggiare. Nel primo tempo non c'erano questi spazi perché non stavamo ancora vincendo. Okafor ha fatto bene".

Sulle scelte: "Ho fatto delle valutazioni. Non vincevamo da tanto. Non abbiamo preso gol solo con la Juve e chi ha giocato tanto aveva meno energia, poi sono entrati bene. Solo cose positive questa sera".

Se il vero rimpianto è in Europa e se Pulisic è il miglior acquisto: "Il rimpianto è l'Europa in generale. Noi potevamo passare anche un girone difficilissimo, non c'era bisogno andassero così avanti PSG e Dortmund per sapere che era difficile. Poi è un rimpianto anche non aver giocato al nostro livello con la Roma. In campionato si poteva fare di più, ma tenere testa all'Inter era difficile. Il Milan ha preso tutti ottimi giocatori. Pulisic è un top, ma così come tanti altri. Il club ha lavorato bene".


Sulla squadra che ha voluto divertirsi: "Non eccezionale perché deve esserci qualcosa di eccezionale. Poi sì, hanno cercato di divertirsi, perché ci siamo tolti un po' di pesi. Anche noi abbiamo vissuto un periodo delicato. Poi quando la partita è andata nella direzione giusta ci siamo divertiti".

Sulla posizione di Reijnders: "È talmente tecnico e intelligente che più si muove e meglio è. Però penso sia meglio che arrivi più alto che partire lì. Poi le situazioni l'hanno visto costruire dal basso più volte e quando lo fa ci dà pulizia di gioco. Penso che possa segnare di più, ma è solo il primo anno".

Sul gol subito e cosa manca a questa squadra: "Non manca né un centrocampista né un difensore. La fase difensiva dipende dall'organizzazione, dall'attenzione e dalla voglia di sacrificarsi. Responsabilità mia per alcune situazioni in cui non siamo precisi. Tipo oggi: Musah perde l'uomo, ma Fikayo Tomori non stringe sul terzino. C'è un po' di tutto. Però sicuramente per caratteristiche siamo votati a essere offensivi, perché non abbiamo neanche un centrocampista con caratteristiche difensive. Perciò abbiamo impostato la squadra per segnare un gol in più. Ci siamo riusciti, ma abbiamo preso troppi gol".


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