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Ruben Loftus-Cheek (centrocampista AC Milan), qui durante Milan-Lecce 3-0 (Serie A 2024-2025) | News (Getty Images)
Tanti temi e spunti dall'ultima vittoria rossonera. Il Milan, infatti, ha battuto il Lecce per 3-0. Una squadra che è sembrata ancora compatta e pronto a mettere in difficoltà qualsiasi avversaria. La rosa del Diavolo è di qualità è evidente. Ma è profonda abbastanza per tutte le competizioni? O meglio, ci sono i cambi giusti per quello che vuole fare Fonseca? Ecco la nostra analisi
E' evidente che l'allenatore portoghese abbia trovato la quadra. Il Milan sta giocando con un 4-1-4-1 in attacco, con Fofana che spesso si abbassa in mezzo ai difensori per impostare e con Morata che si avvicina tantissimo a Reijnders per legare il gioco. In fase di non possesso si cambia. 4-2-4 con la linea degli attaccanti a pressare la linea difensiva avversaria cercando di schermare le linee facili di passaggio. Un modo di giocare che sta funzionando. Ma per fare ciò ci vogliono i giocatori adatti. Al momento sembrano quattro i calciatori che non hanno valide alternative dalla panchina: Morata, Pulisic, Fofana e Reijnders.
I problemi arrivano quando iniziano ad entrare in campo i cambi. Non tanto per le qualità singole dei calciatori, ma per il lavoro che gli viene chiesto. Loftus-Cheek fatica tremendamente nel fare il lavoro di Abraham e Morata (per non parlare di Jovic). Musah corre troppo in avanti e tiene troppo il pallone per potere essere una diga davanti alla difesa. E Chukwueze non ha la tecnica di Pulisic per potere giocare a tutto campo. Come fare? Fonseca potrebbe cambiare modulo a gara in corsa: perché non provare un 4-3-3 più classico con i cambi in campo? Potrebbero giovarne tutti. C'è ovviamente un pericolo. Questo modo di Fonseca, se dovesse saltare un pezzo della scacchiera, potrebbe comunque reggere? Ai posteri l'ardua sentenza. LEGGI ANCHE: Milan, la difesa è sistemata? Gabbia più Fofana per la svolta
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