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Brahim Díaz (attaccante AC Milan), qui durante Cremonese-Milan 0-0 (Serie A 2022-2023) | News (Getty Images)
(fonte: acmilan.com) Il calendario corre e i rossoneri si avvicinano ad ospitare i grigiorossi di Ballardini nel turno infrasettimanale della 33ª giornata di Serie A. A San Siro, in palio punti da non lasciarsi sfuggire per continuare a inseguire i propri obiettivi di classifica. Con il nostro briefing, proviamo a decifrare i possibili punti di svolta di Milan-Cremonese:
Tra i dribbling nello stretto di Brahim sulla trequarti e le accelerazioni di Leão e Saelemaekers sulle corsie. L'effetto sorpresa sarà fondamentale per disorientare la compatta retroguardia grigiorossa, che con tutta probabilità si presenterà a San Siro con lo stesso atteggiamento osservato all'andata. Densità in zona centrale, raddoppi costanti e aggressività. Questo ciò che la Cremonese ha messo in campo nello 0-0 dello Zini. Per scardinare il muro grigiorosso, oltre alla fantasia e agli spunti degli uomini offensivi, sarà importante anche la spinta e il supporto offerto dalle corsie laterali, in grado di garantire superiorità numerica a confronto con il 4-3-1-2 ospite e lasciare campo e spazio ai duelli uno-contro-uno dei trequartisti. Da Messias a De Ketelaere e Origi, anche le energie in uscita dalla panchina avranno un impatto rilevante per affrontare con vivacità rinnovata i difensori avversari, sotto pressione per lunghi tratti di gara. Un dribbling, un accelerazione o una combinazione: potrebbero bastare pochi minuti sul terreno di gioco per incidere.
Una soluzione utilizzata con poca continuità in questa stagione, contrariamente a quanto accaduto nella scorsa, dai rossoneri. Ma si tratta di una tecnica che ha regalato, a volte, un modo determinante per sbloccare gare come quella che si prospetta a San Siro. Concludere anche dalla distanza per superare la resistenza avversaria, una risorsa che potrebbe assumere un ruolo di primo piano. Esempi lampanti sono il gol di Kalulu, decisivo contro l'Empoli nella passata stagione, e il missile di Theo Hernández contro l'Atalanta - entrambi a San Siro. Più di recente, anche il gran sinistro da fuori area di Pobega - in casa del Bologna - ha riequilibrato un match complicato, mentre Divock Origi - contro Monza e Sassuolo - ha mostrato un gran feeling con la porta dal limite. Contro un assetto prevalentemente difensivo e schierato a protezione della propria area di rigore, le conclusioni dalla distanza, così come i calci di punizione, potranno rivelarsi risolutive. Servono coraggio, personalità, e la giusta dose di lucidità e precisione per indirizzare in questo modo l'esito della sfida.
Pazienza nel palleggio sì, ma anche verticalizzazioni improvvise ed organizzate. Gare come quella contro la Cremonese sono da sbloccare quanto prima, altrimenti i minuti corrono sul cronometro e aumentano le insidie. Vietato ripetere gli errori dell'andata, quando i rossoneri avevano dato l'impressione di attaccare senza la giusta ferocia, consapevoli delle proprie qualità e padroni incontrastati del possesso palla, ma inefficienti nel trovare l'episodio giusto per spezzare l'equilibrio nel punteggio. Mantenere, anche se non volutamente, il punteggio in parità significherebbe inoltre scoprirsi ai contropiedi della Cremonese, che scommetterà sulle ripartenze per impensierire Maignan e provare a realizzare il colpo grosso in casa milanista. I rossoneri, dunque, gestiranno ritmi e controllo della sfera, ma dovranno essere intelligenti e affamati nel far muovere con tocchi rapidi le maglie della difesa grigiorossa e sfruttare gli spazi. Ben venga rischiare la giocata, prendersi qualche rischio se diretto a sorprendere le dense linee della formazione di Ballardini. LEGGI ANCHE: Milan, le parole di Gerry Cardinale sul Diavolo >>>
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