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MILAN-FIORENTINA

Milan-Fiorentina, Palladino: “Potevamo vincere, ma anche perdere”

Raffaele Palladino Fiorentina
Raffaele Palladino, tecnico viola, ha parlato in conferenza al termine di Milan-Fiorentina, partita della 31^ giornata della Serie A 2024-2025
Stefano Bressi
Stefano Bressi Inviato, responsabile social, redattore 

Raffaele Palladino, allenatore viola, ha parlato in conferenza stampa al termine di Milan-Fiorentina, partita della 31^ giornata della Serie A 2024-2025 che si è svolta allo stadio 'Giuseppe Meazza' di Milano. Ecco, dunque, le sue dichiarazioni.

Sulle ultime 4 con 7 punti: "Abbiamo fatto, dopo Napoli soprattutto, una crescita. Con la Juventus, l'Atalanta e il Milan 7 punti, tre grandi. Di mezzo anche la Conference League, mi piace l'atteggiamento della squadra. Stiamo bene mentalmente e fisicamente, abbiamo qualità. Siamo venuti a giocarcela a viso aperto. Sono felice, ma dobbiamo fare un passo avanti per maturità contro squadre di medio o bassa classifica. Dobbiamo affrontarle con lo stesso spirito delle grandi".


Se è la partita più coraggiosa della stagione e sui gol subiti centralmente: "Sì, siamo stati coraggiosi. Non guardo il gol subito centrale. L'abbiamo preparata così, perché se ti porti il Milan in casa ti fa male con le qualità che ha. Abbiamo preferito andare a prenderli, con un baricentro alto. Aprendoci un po' e rischiando, ma era il piano gara. L'abbiamo messo in conto ed era preventivato. I giocatori di qualità possono farti male, ma era preventivato. Oggi partita bella, non ne vedevo una così da anni. Un bene per il calcio. Potevamo vincere e perdere".

Se è più la soddisfazione o il rammarico e che dimensione ha la Fiorentina: "Ho visto una squadra che se l'è giocata a viso aperto. Loro nel secondo tempo hanno messo giocatori di gamba, di motore, di fisico. Nonostante ciò, i nostri subentrati hanno tenuto botta. Abbiamo accettato, non ci siamo voluti abbassare, ce lo siamo detti a fine primo tempo. Potevamo vincere e perdere, due grandi portieri. Bello vedere questa partita. La nostra dimensione è questa, che ci stiamo giocando tutto in due mesi, può succedere di tutto. Vogliamo competere sia in campionato che in coppa".

Sulla personalità e com'è nato questo scatto e come mai è uscito Gudmunsson: "Avevo bisogno di forze fresche, perché avevano messo gente fresca. Ci sono cinque cambi. Ha fatto un grande primo tempo e un buono spezzone di secondo tempo. Serviva chi facesse salire la squadra. Abbiamo lavorato, con gli automatismi giusti. Abbiamo trovato la strada giusta. Si lavora quotidianamente e si cresce insieme".

Se le due punte del Milan ha scombussolato qualcosa: "No, era un 4-2-3-1, con uomini diversi. Non ci ha scombussolato, ce lo aspettavamo. Il secondo gol è arrivato su un'imbucata centrale nata da un passaggio sbagliato. Ci sta contro queste squadre. Dobbiamo essere felici e orgogliosi di questa prestazione".

Come esce dalla partita: "Orgoglioso. Poi c'è un misto di emozioni quando finisce la partita. Un po' arrabbiato per l'espulsione ingiusta. Poi sei lì che dici che potevi vincerla, ma anche perderla. Anche loro hanno avuto le occasioni. Rammarico c'è. La mentalità era di vincere, dobbiamo ragionare sempre così. Però c'è grande orgoglio. Dobbiamo prendere queste partite con consapevolezza. Ora pensiamo subito a giovedì".

Cos'è successo con l'espulsione: "Kean andava verso fondo campo, ha toccato la palla e l'ha buttata addosso a un giocatore del Milan, per me era angolo. Sono andato a dirlo al quarto uomo, forse in modo acceso, ma ho detto solo quello. Sono sempre rispettoso, penso che tutti possono sbagliare. Per me sono stato buttato fuori ingiustamente, non si può più dire nulla. Volevo stare con i ragazzi. Mi hanno detto che è il protocollo, ma dovrebbero capire il sentimento".

 

 

 

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