Il giorno della presentazione della stagione 2024-25, Ibrahimovic fu abbastanza chiaro sui motivi della scelta.
"Il nuovo allenatore sarà Paulo Fonseca. Abbiamo studiato bene. Cosa vogliamo, cosa cerchiamo. Con tanti pensieri. Abbiamo scelto per portare la sua identità con i giocatori che abbiamo. Un gioco dominante e offensivo. Volevamo portare qualcosa di nuovo ai giocatori. Abbiamo studiato come allena, come prepara le partite. Serviva qualcosa di nuovo anche a San Siro. Con questi giocatori si abbina bene. Era l'uomo giusto. Siamo fiduciosi, ci crediamo tanto".
Serve coerenza
—Ci crediamo tanto. Una frase importante. Ebbene sì può sbagliare nella vita, così come nel calcio. Anche se un mese sembra poco per giudicare il lavoro di un allenatore, se la dirigenza ha deciso che Fonseca non è l'uomo giusto per il Milan, deve esonerarlo, a prescindere dal risultato del Derby. Se invece sono ancora convinti che il portoghese sia l'uomo giusto per il progetto rossonero, dovranno sostenerlo al massimo, anche se dovesse perdere rovinosamente contro l'Inter. Potrebbero arrivare critiche e contestazioni dei tifosi, ma la società dovrebbe andare avanti con la sua idea. Che sia esonero o una rinnovata fiducia, il futuro di Fonseca dovrebbe essere deciso da una sola parola: coerenza. Una scelta così importante sul futuro del Milan, non può essere presa in base a una sola partita (per quanto importante e significativa sia). LEGGI ANCHE: Derby Inter-Milan, ecco le parole di Paulo Fonseca alla vigilia della sfida
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