MILAN-FROSINONE

Milan-Frosinone, l’analisi dell’avversario di ‘acmilan.com’ | Serie A News

Fabio Barera Redattore 

Ecco, di seguito, l'analisi dell'avversario di 'acmilan.com' del match tra Milan e Frosinone, match in programma questa sera

(fonte: acmilan.com) Ripartire. L'obbiettivo del Milan, dopo la cocente sconfitta interna contro il Borussia Dortmund in Champions League, sarà quello di ritrovare fiducia e azzerare la delusione europea patita martedì contro i gialloneri. L'occasione per un immediato riscatto è il match di sabato sera contro il Frosinone, alle 20.45, sempre a San Siro. Attenzione però, perché l'ostacolo non è di quelli che si saltano in totale agilità, anzi. La formazione ciociara è senza dubbio la sorpresa della Serie A 2023/24 e il rendimento registrato finora lo conferma. I 18 punti raccolti dalla squadra di Di Francesco nelle prime tredici giornate di questo torneo sono una quota che il Club, in passato, aveva raggiunto al più presto alla 23ª stagionale nella competizione (nel 2015/16, 19 in quel caso).

Cinque vittorie, tre pareggi e cinque sconfitte il bilancio di Mazzitelli e compagni; ma c’è un dato che li penalizza soprattutto in vista dell'appuntamento con il Diavolo. Quattro dei ko rimediati dal Frosinone sono arrivati in trasferta (Roma, Bologna, Cagliari e Inter) e, includendo anche i due pareggi con Udinese e Salernitana, i punti in esterna sono appena due - nessuna formazione in questa Serie A ha fatto peggio (a due anche Cagliari e Salernitana). Il Milan aspetta un'avversaria che sembra faticare lontano da casa, ma che ha il merito di approcciare ogni volta con grande tenacia e personalità.

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Roma, Juventus e Frosinone in questo campionato hanno una caratteristica in comune: il numero di giocatori già mandati a segno: undici a testa. È probabilmente questo uno degli aspetti più insidiosi con cui deve fare i conti chi affronta la squadra di Di Francesco. Nel suo scacchiere sono tanti gli elementi con propensione offensiva e tantissimi i tiratori: sono diciannove i gialloazzurri con almeno due conclusioni tentate nella Serie A in corso - solo il Cagliari  (20) ne conta di più. Sono, inoltre, cinque quelli che hanno partecipato a più di dieci tiri in questa Serie A: Reinier (12), Enzo Barrenechea (12), Abdou Harroui (11), Luca Mazzitelli (22) e Luca Garritano (11) - in questo caso solo Juventus (sette) e Cagliari (sei) ne annoverano di più.

Altra caratteristica distintiva del Frosinone è quella che riguarda i gol realizzati su palla inattiva, solo l'Inter (9) finora ne ha segnati di più in questo campionato: sette, quattro dei quali su sviluppo di calcio d'angolo, primato condiviso con Juventus, Genoa e Atalanta. Tante le soluzioni efficaci per gli uomini di Di Francesco, che occupano, insieme al Milan, due delle quattro posizioni più alte in termini di percentuale realizzativa: 13.4% per i rossoneri di Pioli, 13% i gialloazzurri; davanti a loro solo Roma (15%) e Inter (14%).


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Giovani e in alcuni casi giovanissimi. L'identità del Frosinone targato Di Francesco è costruita in gran parte dai cosiddetti post-millenials e c'è un dato su tutti che conferma la loro centralità nello scacchiere gialloazzurro: il 63% dei gol segnati dalla formazione ciociara in campionato (12/19) è stato realizzato da giocatori nati dal 2000 in avanti. Nella Serie A in corso la percentuale vale un primato assoluto, ma il dato è particolarmente significativo anche allargando l'orizzonte ai cinque maggiori campionati europei, in cui (escludendo le autoreti) finora stanno facendo meglio solo Chelsea (67%), Real Madrid (68%), Manchester City (70%) e Rennes (74%).

A proposito di campionati europei, tra i giocatori che hanno realizzato più di cinque reti in questa stagione, solo Evan Ferguson (19/10/2004) e Jude Bellingham (29/06/2003) sono più giovani di Matías Soulé (15/04/2003). L'argentino è senza dubbio il punto di riferimento offensivo più temibile per la retroguardia rossonera e per contestualizzare la sua importanza in termini di numeri, senza i suoi gol il Frosinone avrebbe cinque punti in meno in classifica in questa Serie A - solo Lautaro Martínez e Domenico Berardi (8) ne hanno portati di più alla propria squadra.

Insieme all'astro nascente di Mar de Plata, spunta un 2005. Arijon Ibrahimović, più giovane con almeno un gol e almeno un assist all'attivo in Serie A (1+1). Mentre nei cinque campionati europei in corso lo precedono solo in tre: Lamine Yamal (2007), Eli Junior Kroupi e Warren Zaïre-Emery (entrambi 2006). Stranieri e non solo: il Club ciociaro, oltre all'argentino e al tedesco. E senza dimenticarsi il brasiliano Reinier (anche per il centrocampista 2002 ex Dortmund già una firma e due assist nel nostro campionato), annovera un azzurrino in difesa: Ilario Monterisi.

Il classe 2001 è fresco di gol vittoria contro il Genoa - peraltro su assist di Marco Brescianini, che con il Milan ha fatto l'esordio in Serie A. E solo Yeni Loro del Lille (2002) è più giovane di lui tra i colleghi di reparto con più di una rete all'attivo nei cinque principali campionati europei 2023/24. Dovesse andare a segno inoltre, diventerebbe, dopo Destiny Udogie e Aaron Hickey (entrambi 2002), il terzo giocatore - tra i pari ruolo - nato dall'1/1/2001 in avanti a realizzare più di due reti in una singola stagione di Serie A. LEGGI ANCHE: Le pagelle della nostra redazione di Lazio-Milan Primavera >>>


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