Nella giornata di domenica 5 febbraio andrà in scena il derby tra Inter e Milan. Per l'occasione il club rossonero ha pubblicato tramite il proprio sito ufficiale un'analisi dell'avversario. Di seguito il comunicato ufficiale.
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Milan, l’analisi della formazione di Inzaghi in vista del derby
Il comunicato ufficiale del Milan inerente all'analisi dell'Inter
—(fonte: acmilan.com) - È di nuovo aria di Derby: domenica alle 20.45 va in scena il 178° confronto in Serie A, valido per la 21ᵃ giornata. Ammantare la Madonnina di rossonero o nerazzurro vale sempre doppio, ma in questo caso la posta in gioco è davvero alta. Da una parte il Milan punta a risollevarsi in seguito a un gennaio negativo (dopo il successo sulla Salernitana, sono arrivati due pareggi e quattro sconfitte in tutte le competizioni, incluso il ko proprio con l'Inter in Supercoppa). Dalla parte opposta la squadra di Inzaghi ha collezionato otto successi nelle ultime dieci partite giocate collezionando quattro clean sheet nel parziale; ma è anche vero che ha perso punti dove non ci si aspettava: pareggio in extremis a domicilio del Monza e sconfitta interna contro l'Empoli.
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Seppure il pronostico del Derby sia sempre il più difficile, ci sono dei numeri riferiti al rendimento casalingo che fanno pendere l'ago a favore dei nerazzurri. Il primo riguarda l'aspetto difensivo: nessuno ha subito meno gol dell'Inter in gare interne in questo campionato (cinque, al pari della Roma). Il secondo è invece relativo ai punti collezionati tra le mura amiche nel campionato in corso: 24 in dieci match, dietro solo al Napoli (28). Tutt'altro il bilancio che accompagna i rossoneri, che solo nel mese di gennaio hanno conquistato la metà dei punti dei diretti avversari (cinque vs dieci) e soprattutto subito dieci reti in più (quattordici vs quattro). Due i gol segnati più dei "cugini", (otto vs sei) in quest'anno solare. I numeri sono una regola certa, i Derby ciò che portano spesso all'eccezione.
INTER LETALE SULLE PALLE INATTIVE, SOPRATTUTTO SUI CORNER
L'Inter è una cliente scomoda per tre ragioni in particolare: la prima riguarda l'approccio iperoffensivo. I nerazzurri hanno segnato ben quattordici gol nei primi 30', record condiviso con la Lazio nello specifico intervallo temporale. Allo stesso tempo solo Cremonese (quattordici) e Sampdoria (dodici) ne hanno subiti più del Milan (undici) nella prima mezz'ora di gioco. Per questo l'atteggiamento delle due squadre in avvio - sia in attacco che in difesa - potrebbe risultare decisivo.
La seconda riguarda l'efficacia realizzativa sulle palle inattive: l'Inter vanta ben dodici gol da fermo e nella particolare classifica è seconda alle spalle solo del Napoli, in testa a quattordici. Da qui il terzo aspetto sui cui la retroguardia rossonera dovrà porre particolare attenzione: la fase difensiva sui corner. Il Milan ha incassato quattro reti su sviluppo di calcio d'angolo - solo Lecce e Cremonese, cinque ciascuna, hanno fatto peggio - e l'Inter dalla stessa situazione di reti ne ha realizzate sei, meno - anche in questo caso - solo del Napoli (dieci).
LAUTARO INESAURIBILE, DŽEKO INDISPENSABILE
Se a livello collettivo i rischi sono diversi, anche dal punto di vista dei singoli i pericoli non mancano. Il primo nome è senza dubbio quello di Lautaro Martínez: il Toro ha realizzato sei reti contro il Milan in tutte le competizioni, solo contro il Cagliari (otto) ha fatto meglio con la maglia dell'Inter. Inoltre, se dovesse andare a bersaglio, l'argentino diventerebbe il secondo miglior marcatore straniero in nerazzurro nella storia del Derby di Milano dopo Nyers (unidici). Al netto delle sfide contro il Milan, ha nel mirino un altro importante traguardo: diventare il dodicesimo giocatore nerazzurro con almeno 70 gol in Serie A, il terzo straniero dopo Icardi e Nyers.
Accanto a Lautaro, probabilmente anche nell'undici titolare di Inzaghi, è Edin Džeko il secondo pericolo per i difensori di Pioli. Il classe '86 ha realizzato sei gol contro il Milan in Serie A, cinque con la maglia della Roma e uno nel Derby d'andata - di questi, cinque sono arrivati proprio a San Siro, inclusa una doppietta nel maggio 2017. Il più recente è però quello nella Finale di Supercoppa dello scorso 18 gennaio, valido per il momentaneo 2-0 nerazzurro. L'attaccante bosniaco ha dimostrato di essere una pedina fondamentale, quasi insostituibile, nella produzione offensiva della squadra: venti gol e otto assist in 56 presenze di campionato. Calciomercato Milan – Pericolo Real: gli occhi di Ancelotti su un top?
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