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MILAN-JUVENTUS

Milan-Juventus, Maldini: “Per il rinnovo di Theo Hernandez siamo vicini”

Enrico Ianuario

Paolo Maldini, dirigente rossonero, ha parlato a 'DAZN' prima di Milan-Juventus, partita della 23^ giornata della Serie A 2021-2022

Paolo Maldini, dirigente rossonero, ha parlato ai microfoni di 'DAZN' prima di Milan-Juventus, partita della 23^ giornata della Serie A 2021-2022. Ecco le sue dichiarazioni.

Il valore di questa gara: "Per noi è una gara importante perché è Milan-Juve, secondo per rimanere aggrappati all'Inter. Terzo perché così terremo lontani la Juve, che in questo momento è quinta, così saremo più sicuri per la qualificazione in Champions"

Sul mercato: "In questo mercato sicuramente no. Non avremo la disponibilità per un 'colpo alla Vlahovic'. Poi vediamo a fine campionato. E' vero che non siamo perfetti, ma se pensiamo che la partita con lo Spezia, che abbiamo giocato non perfettamente ma abbastanza bene, avremmo fatto quattro vittorie dalla ripresa del campionato. Ma ci siamo, abbiamo una rosa abbastanza profonda anche senza rinforzi. Anche aldilà della politica economica della priorità e dell'area sportiva".

Sul colpo in difesa e sul rinnovo di Theo: "E' rientrato Romagnoli, Calabria... L'emergenza sta finendo e tra una ventina di giorni ci sarà Tomori .Per mettere un giocatore che non ha giocato con regolarità e che possa avere un impatto importante togliendo uno spazio a giocatori importanti, che hanno fatto bene, no. Non sono di quella idea. Se poi vogliamo fare un calciatore importante per i prossimi anni è diverso, ma non è stato possibile. Sul rinnovo di Theo siamo vicini, agli sgoccioli. Con il suo agente siamo d'accordo".

Sul prato di San Siro: "Ma credo che ci sia un accordo. Spero che ce la si possa fare, di rifare il campo. L'idea è quella di rifare il campo. Quindi nel giro di 13-14 giorni dovremmo farcela. Sia Milan e Inter sono squadre che giocano bene a calcio, hanno bisogno di campi di un certo livello".

Una volta veniva dipinto con la vernice: "Una volta era disastroso, era sabbia. Con la squadra piena di campiona che avevamo era un sacrilegio. Il campione non è solo quello che ha la tecnica superiore, ma anche una adattabilità diversa dagli altri".

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