MILAN-JUVENTUS

Milan-Juventus, non solo Weah: ecco tutti i pericoli dei bianconeri

Fabio Barera Redattore 
Ecco, di seguito, l'analisi dell'avversario di 'acmilan.com' di Milan-Juventus, match in programma alle 18:00 di sabato 23 novembre

(fonte: acmilan.com) Si rientra dalla sosta con una classica del calcio italiano. La 13ª giornata di Serie A 2024/25 propone Milan-Juventus, in campo alle 18.00 a San Siro. I rossoneri arrivano a questa sfida dal pareggio di Cagliari (3-3), a cui sono seguite due settimane di pausa Nazionali. I bianconeri, invece, hanno iniziato il mese di novembre con due successi, entrambi per 2-0: in trasferta a Udine e, più recente, nel Derby della Mole contro il Torino. Due vittorie e due clean sheet, dopo i due pareggi di fila contro Inter (4-4) e Parma (2-2).

Milan-Juventus, l'analisi dell'avversario

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È cambiata molto la Juventus in estate, a partire dalla guida tecnica, ora in mano a Thiago Motta dopo tre stagioni con Allegri. Tanti acquisti eccellenti nella finestra estiva di mercato: a Torino sono arrivati Koopmeiners, Di Gregorio, Conceição, Kalulu, Douglas Luiz, Nico González e Cabal. Gli ultimi tre saranno assenti per la sfida di San Siro, al pari di Bremer, Vlahović e Milik. Una situazione non ideale per la Juventus, che dovrà dunque trovare nuove soluzioni specialmente in due reparti: difesa e attacco.

COMPATTEZZA E MIGLIOR DIFESA DEL CAMPIONATO

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La tenuta difensiva è stata finora uno dei grandi punti di forza dei bianconeri in questo primo terzo di stagione. La Juventus ha tenuto la porta inviolata in nove delle dodici partite di campionato giocate e, soprattutto, in quattro delle cinque trasferte disputate, l'unica eccezione è il 4-4 di San Siro contro l'Inter. Due filosofie a confronto a San Siro, perché il Milan è la formazione che ha generato più Expected Goals in media nei 90 minuti (1.9), al contrario la Juventus è quella che ne ha subiti di meno (0.6, sempre in media nei 90 minuti). Una squadra che crea molto, quella di Fonseca, contro una che subisce poco, quella di Thiago Motta.

La Juventus, però, previene i pericoli puntando molto sul possesso palla più che sul classico atteggiamento difensivo e di chiusura degli spazi. Non è un caso che i bianconeri abbiano fatto registrare finora il dato medio più alto di possesso palla (61.6%) di tutta la Serie A. L'impostazione data da Thiago Motta è forte e permette alla squadra di mantenere compattezza anche al cambiare degli interpreti, prova ne è il fatto che, anche dopo il grave infortunio di una colonna come Bremer, la Juve sia riuscita a ritrovare solidità e impenetrabilità, dopo un primo piccolo sbandamento (le sei reti subite tra Inter e Parma).


ATTACCO E DIFESA: NUOVE SOLUZIONI DA TROVARE

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Come anticipavamo nei primi paragrafi di questa analisi, la Juventus avrà tante assenze a cui far fronte e soprattutto nuovi equilibri da trovare in due reparti chiave, difesa e attacco. Senza Bremer e Cabal, la retroguardia dovrebbe essere composta dalla linea Savona-Kalulu-Gatti-Cambiaso. Tanta gioventù ma anche licenza di attaccare e cercare opportunità offensive, specialmente per quanto riguarda Savona e Cambiaso, che hanno già trovato la via del gol in questa stagione: 2 reti per il primo e 1 per il secondo fin qui nel 2024/25. Attenzione, perché la pericolosità può arrivare anche da qui.

Scelte pressoché obbligate in attacco per Motta che, salvo sorprese, schiererà questi quattro uomini: Conceição. Koopmeiners, Yıldız e Weah. Il dubbio principale riguarda chi tra Yıldız e Weah andrà a occupare la casella di centravanti, ma con un reparto così "leggero" e veloce è lecito aspettarsi una continua ricerca e attacco degli spazi, con pochi punti di riferimento per la difesa rossonera. La Juventus, ancora imbattuta in Serie A e forte della sua compattezza, proverà a difendersi con ordine per poi azionare le frecce offensive, in grado di fare molto male, specialmente nell'uno contro uno.  LEGGI ANCHE: Milan-Juventus, le probabili formazioni: Fonseca spiazza in difesa. Camarda …