Sul gruppo: "Lo sento tanto mio. Il gruppo non è formato solo dai giocatori, ma anche dal club, dai dirigenti, dallo staff. Credetemi che è difficile trovare un ambiente tanto positivo e professionale anche quando tutto va storto. Dentro a Milanello non abbiamo mai smesso di credere ai nostri giocatori e loro non hanno mai smesso di farlo in noi. C'è sinergia tra giocatori vecchi e nuovi e non è facile. È bello allenare questo gruppo, ora dobbiamo alzare il livello e pensare di vincere contro la Roma per prenderci un po' di vantaggio".
Sulla fase difensiva: "Nell'ultimo periodo abbiamo notato che i dati ci dicono che la nostra fase difensiva è da metà classifica. Non abbiamo pagato solo gli infortuni. Molto passa dalla nostra fase difensiva e dai miglioramenti che abbiamo fatto in questo senso. Dipende dalla collaborazione, dallo spirito di sacrificio".
Su Pulisic: "Quando faccio queste riunioni per spiegare a un giocatore il nostro percorso difficilmente mi sbaglio sulle sensazioni personali e caratteriali. Quando ci siamo parlati due o tre volte in videochiamata ho sentito qualcosa di positivo e sono molto contento. Non si apre tantissimo, ma non è quello che fa la differenza. Non sono le dichiarazioni eclatanti a fare la differenza. Lui ha fatto salire il livello di partecipazione e serietà del gruppo. Tra entrate e uscite abbiamo cambiato più di venti giocatori. Siamo molto vicini al Milan che speravo, ma ora dobbiamo alzare il livello di attenzione e intensità".
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