Sulla squadra: "Mi rende orgoglioso il fatto che abbiamo creato un gruppo molto unito. Questo è uno dei migliori gruppi che ho avuto in carriera. Si percepisce nell'ambiente, con tutti, dal giardiniere al magazziniere. Respiro aria pulita, bella. Respiro la passione. Quando mi capita di trovare queste situazioni le vivo con passione e soffrendo, perché vorrei vincerle tutte. C'è sempre l'ansia nella preparazione, questa partita l'abbiamo preparata con un solo allenamento perché avevamo giocato sabato. Ringrazio tutte le persone che vengono stressate perché chiedo molto a me stesso ma anche agli altri. C'è unità di intenti, la passione che c'è a Napoli è una responsabilità e non vorrei mai non vincere per vivere bene quella settimana o quei due o tre giorni. Dico ai nostri tifosi che è giusto sognare, ma dobbiamo essere preparati ai momenti in cui ci saranno battute di arresto".
Sul vincere a Napoli e il rapporto con Lukaku: "Capisco che ci sono sempre grandi aspettative. Io penso di aver fatto la differenza anche al Tottenham. Posso portare la squadra a fare il massimo, ma non significa sempre vincere. Sarebbe qualcosa di incredibile vincere a Napoli. Ci siamo dati 3 anni di tempo, ma nessuno deve dimenticare la scorsa stagione. Stiamo ricostruendo ma c'è bisogno di tempo. A certi livelli non puoi pensare di eliminare parte del percorso. Si può accorciare, ma c'è sempre da fare. Quest'anno sarà molto dura, ma non ci poniamo dei limiti. Lukaku? C'è grande empatia. Ha aspettato il Napoli e voleva il Napoli per lavorare insieme. Ho la fortuna di avere un gruppo di ragazzi eccezionali. Sono pronti a morire, sportivamente, per la maglia e puoi chiedergli di tutto".
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