Rivedrete le ripartenze sbagliate che potevano farvi chiudere la partita? “Abbiamo avuto la possibilità di raddoppiare, le rivedremo. Ma tanto le partite con noi non sono mai chiuse (ride, ndr), quindi è bene aver vinto una partita così, avevamo bisogno di lavorare così bene in fase difensiva stando attenti. Abbiamo lottato da squadra, abbiamo voluto vincere. Sono situazioni importanti”.
Le condizioni di Bennacer e Calabria: “Isma credo solamente stanchezza, a fine primo tempo mi aveva detto che era stanco. Ma sta bene, viene dalla Coppa d’Africa e da un infortunio. Calabria ha un problema all’adduttore ma non sappiamo ancora di quale entità, da valutare nei prossimi giorni. Rientrerà Thiaw ma non credo per giocare dall’inizio. Per giovedì ci teniamo, vogliamo fare bene la partita d’andata e prenderci un piccolo vantaggio”.
La posizione di Kvara: “Nell’ultima partita sorprendentemente era tornato a 4 contro il Verona, non sapevamo che sistema avrebbe usato. Poi a metà settimana è venuta fuori la notizia che Kvara avrebbe potuto giocare più vicino alla punta. Io credo che nel primo tempo col loro 3-5-2 abbiamo preso buone posizioni, nel secondo tempo col 4-3-3 qualche situazione in più l’hanno creata. Potevamo aggredire meglio i loro 4 con i nostri 3 e ci siamo abbassati”.
Oggi il Milan ha difeso con più ordine e con la capacità di saper soffrire: “Ho avuto tanti confronti con i giocatori nelle scorse settimane per i nostri atteggiamenti in fase difensiva e stare più compatti, meno propensi ad aggredire subito alto ci può aiutare. Poi sono i nostri tre attaccanti che ci devono dare il segnale. È stato un Milan equilibrato, ordinato. Ci hanno fatto lavorare tanto ma nessuno si è tirato indietro. Questi risultati qua ci danno una classifica parziale, dobbiamo guardare alla prossima”.
Avete ritrovato Theo e Leao dei tempi migliori? “Sì. Per necessità Theo si era dato disponibile a giocare da centrale e secondo me l’ha fatto alla grande. In fascia si sentono, si annusano, si conoscono, si baciano, li bacio anche io quando fanno gol (ride, ndr)”.
L’aspetto psicologico di Theo: “Credo che Theo abbia avuto difficoltà l’anno scorso a smaltire la delusione della finale del Mondiale, la fatica del Mondiale in quel periodo lì. Quest’anno quando abbiamo ripreso la stagione l’ho trovato molto positivo, molto propositivo. È diventato un leader di questa squadra, non parla tantissimo. Le partite che ha fatto da difensore centrale gli hanno fatto capire quanto può essere ancora più attento e attivo in fase difensiva. Ha un potenziale così importante che deve assolutamente continuare così”.
Ora c’è il Rennes, che sfida è? “Una sfida difficile. Li ho visti anche oggi a Le Havre, anche se hanno fatto più fatica. È una squadra che sta bene mentalmente e fisicamente, ha giocatori di qualità e gamba. Sarà una sfida difficile. Dovremo di cercare fare bene subito in casa”.
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