Il Milan vince per 0-2 contro il Bologna alla prima stagionale e si sono potuti vedere degli ottimi primi spunti tattici
Prima trasferta stagionale e prima vittoria che assicura 3 punti a questo nuovo Milan. I rossoneri scendono in campo nella fornace dello Stadio Dall'Ara e battono il Bologna con due gol fatti e zero subiti. Si nota a vista d'occhio l'upgrade nella zona offensiva, grazie all'apporto di giocatori di qualità come Pulisic e Reijnders. A centrocampo, invece, meno appariscente ma comunque importante Loftus-Cheek, autore di un'ottima prova. Le uniche note dolenti arrivano dalla difesa, con due o tre errori della coppia Thiaw-Tomori che avrebbero potuto creare diversi problemi.
Eppure, il Milan vince e, per tutto il primo tempo, convince. Nella seconda frazione di gioco i ritmi si sono abbassati e con loro si è fatta sentire la fatica, le gambe pesanti e un clima che non aiutava di certo. Resta molto su cui lavorare, ma già da questa prima uscita è possibile notare alcuni spunti tattici molto interessanti.
Il ruolo delle mezze ali
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Partiamo dal centrocampo, zona che possiede due nuovi padroni ed interpreti. Reijnders e Loftus-Cheek rappresentano il mix perfetto fra qualità e quantità. Nel match contro il Bologna hanno sbagliato poco o niente, piazzandosi sempre bene o creando spazi per i compagni. L'olandese è un potenziale top di ruolo, giocatore che rischia di avere un futuro da fuoriclasse vero. Ha personalità e senso della posizione, chiede spesso il pallone e non ha alcuna paura di provare la giocata. L'inglese, invece, ha potenza nelle gambe, sradica palloni e si lancia negli spazi. Insomma, quale accoppiata migliore?
Sul piano tattico i due hanno compiti differenti. Non sappiamo ancora se fosse un'esplicita richiesta di Pioli, e quindi che le cose potrebbero cambiare con avversari diversi, ma Reijnders ha giocato quasi come trequartista. Si imbucava negli spazi lasciati liberi da Leao, duettava con Giroud e fungeva da ponte fra i reparti. Loftus-Cheek, al contrario, sembrava avere compiti più difensivi, aiutando Krunic in fase di non possesso. Tuttavia, l'ex Chelsea, quando il Milan recuperava palla, andava a posizionarsi spesso sull'esterno, permettendo a Pulisic di svariare sul fronte offensivo.