PARMA-MILAN

Milan, da mani nei capelli. Difesa improponibile. Musah fa riflettere

Emiliano Guadagnoli Redattore 
Parma-Milan, uno spettacolo agghiacciante. I rossoneri dimostrano lacune preoccupanti in difesa. E Musah fa riflettere: la nostra analisi

Un Milan troppo brutto per essere vero. Non è tanto il risultato, ma quanto espresso dai rossoneri a preoccupare davvero. I ragazzi di Fonseca perdono 2-1 contro il Parma, ma non giocano i primi 20 minuti della partita. Difesa improponibile, spazi aperti come mai e attaccanti crociati liberi di fare quello che volevano. Poi 10 minuti di risalita con qualche occasione, ma contropiedi concessi a ripetizione. Non sarebbe giusto neanche chiamarli contropiedi: un lancio lungo, una verticalizzazione, e i giocatori del Parma si sono ritrovati davanti a Maignan a piacimento. Una squadra di Serie A, soprattutto il Milan, non può giocare e difendere così. Ci sono problemi strutturali, basilari, non stiamo parlando di dettagli da risolvere. E non è solo il campo che preoccupa.

Milan, Musah: parole preoccupanti. Non c'è nulla: difesa inconcepibile e non solo

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E quello che preoccupa di più succede nel post partita. Ai microfoni dei colleghi di DAZN si presenta, oltre che Fonseca, Yunus Musah. Poche dichiarazioni, ma significative.

"A volte avevo il dubbio di andare a pressare davanti o rimanere indietro. A volte andavo aggressivo e lasciavo troppo spazio dietro di me. Con la palla siamo stati pericolosi, abbiamo giocato bene. Quando perdevamo palla però eravamo troppo esposti, è un aspetto da correggere dal punto di vista difensivo".

Dubbi sul come e se pressare l'avversario. E questo si vede nella prestazione in campo del Milan. Il pressing senza palla è, sulla carta, un ottimo modo per recuperare il pallone, ma dev'essere fatto a modo, di reparto, di squadra. I rossoneri lo fanno poche volte e in maniera sporadica, troppo individuale. E poi, inevitabilmente, quando il Parma o chiunque altro superare questa proto pressione trova spazi aperti troppo facili. I dubbi di Musah sono un campanello d'allarme preoccupante. Fonseca lavora con il Milan da più di un mese, i giocatori dovrebbero sapere cosa devono fare in campo. E invece di gioco non se ne vede. C'è tempo per recuperare, ma vanno risolti problemi davvero enormi. LEGGI ANCHE: Parma-Milan, un desolato Pellegatti commenta la prestazione dei rossoneri