TRE ALLENATORI, POCA CONTINUITÀ
—Il ritorno di Claudio Ranieri ha indubbiamente riportato entusiasmo nell'ambiente giallorosso, ma dopo un'estate di tanti cambiamenti sul mercato e la successione di tre allenatori - l'esperto ex Cagliari è il terzo a ricoprire l'incarico dopo De Rossi e Jurić - alla Roma è mancata soprattutto continuità in questo primo scorcio di 2024/25. Una delle poche costanti tra le tre guide tecniche è la difesa a tre: vestito adottato da De Rossi dopo le prime tre giornate, confermato da Jurić e riproposto da Ranieri dopo un momentaneo passaggio a una linea a quattro sul campo del Napoli.
Con gerarchie ancora in via di definizione, è interessante osservare come la Roma sia una squadra in grado di produrre molto - è terza per tiri tentati - ma con scarsa efficacia (45% di conclusioni nello specchio, 14% di realizzazione). I giallorossi macinano possesso, crossano tanto ma faticano a ricavare frutti da questa attività, dal momento che il dato dei gol su palla inattiva è in linea con la media di lega. A differenza di quanto avviene per il Milan, più prolifico nei primi 45', la Roma tende a fare meglio nei secondi tempi ma anche a subire di più, dal momento che nei finali sono arrivati anche i gol che hanno siglato le sconfitte con Atalanta e Como nell'ultimo mese. E si ritorna al concetto di continuità, e alla necessità di mantenerla per tutti i 90'.
NUOVI RIFERIMENTI TECNICI, MA DYBALA RESTA AL CENTRO
—Rispetto alla squadra affrontata in amichevole in Australia, la Roma è cambiata profondamente e non soltanto per la guida tecnica. L'estate ha portato a Trigoria ben 11 giocatori nuovi, con i quali si potrebbe volendo comporre un'intera formazione titolare. A spiccare è indubbiamente l'ucraino Artem Dovbyk, capocannoniere dell'ultima Liga con il Girona e miglior marcatore giallorosso finora con 9 reti tra tutte le competizioni. Altri due volti nuovi che stanno avendo grande centralità con Ranieri sono il giovane francese Manu Koné e l'esperto centrale tedesco Mats Hummels, giunto nella Capitale da svincolato e poco impiegato nella precedente gestione tecnica.
Per tutti i discorsi che si possono fare sui nuovi - una menzione va fatta per l'ex di giornata Alexis Saelemaekers, a segno in due delle ultime tre partite di Serie A - anche questa Roma così cambiata va dove la porta Paulo Dybala. Il campione del mondo argentino non sta vivendo la sua migliore stagione, anche se i suoi gol sono sempre coincisi con vittorie giallorosse con l'apice della doppietta (più assist) messa a segno contro il Parma. Dybala ha tradizione generalmente positiva contro il Milan, dal momento che è il giocatore attualmente militante nel nostro campionato ad avere preso parte a più reti contro i rossoneri in Serie A, ma è da oltre 10 anni - dai tempi del Palermo - che non trova la via della rete a San Siro contro il Diavolo. Sbloccarsi, confermandosi sulla scia dell'ultimo turno, sarebbe fondamentale per i giallorossi. LEGGI ANCHE: Cafu: “Milan e Roma, siete meglio di così”. Poi sorprende tutti su Emerson Royal >>>
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