Sull'abbraccio con i genitori: "Sono io, i miei genitori sono tutta la mia vita. Non ci sono i miei fratelli e mia sorella, ma ci sono i miei figli e mia moglie. Sono persone che mi aiutano tutti i giorni in cui ho bisogno di loro. È normale rendere omaggio a loro".
Se pensava di vivere queste emozioni: "Quando sono arrivato non mi aspettavo di fare tre anni a questo livello e il mio corpo mi ha permesso di farlo. Sono stato fortunato nel lavorare con ragazzi che mi hanno accolto in questo modo. Ho vissuto come una seconda giovinezza. Ho trovato una passione per il calcio e un'amore per questa maglia da parte dei tifosi. Sono così nella vita in campo e fuori dal campo. Ho ringraziato tanti che lavorano nell'ombra. Per me è importante che si ricordino di me anche per quello che do fuori dal campo".
Su quanto manca al Milan: "Io posso dire che ci sono tante buone cose, serve solamente aggiungere delle cose. Non sono né un allenatore né un dirigente, non mi mettete in difficoltà. Ibrahimovic è qui per aiutare e dare la sua esperienza. In campionato l'Inter ha fatto un percorso incredibile, ma noi siamo secondi. Spero che il Milan l'anno prossimo riesca a vincere lo Scudetto e la seconda stella. Io e Simon lasciamo, ma ci sono tanti giocatori con grande qualità. Non sono preoccupato per il Milan. Spero che dopo Pioli arrivi un altro grande allenatore".
Sul suo saluto: "Ho detto arrivederci perché tornerò a San Siro. Non si sa mai se vorrò lavorare per un club, al Milan sarebbe bello".
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