Sulla tifoseria: "Io ho vissuto delle emozioni qui al Milan grazie ai tifosi che penso possano capitare poche volte nella vita di un allenatore. Mi hanno riempito il cuore di gioia e gratificazione. Non posso che essere orgoglioso si essere entrato nella storia di questo club".
Sulla sua ambizione: "Questa esperienza grazie a tante vicissitudini mi fanno arrivare in questo momento ad un livello che mi fa voler vivere ancora di più. Se ci sarà la possibilità vorrei fare qualcosa di ancora più speciale. Spero di trovare le persone che ho trovato qua. Siamo stati la squadra più giovane della storia a vincere uno Scudetto. Mi sento di poter dire di avere l'ambizione per avere un'altra esperienza di questo tipo, Il mio agente mi chiamava in queste settimane, ma io gli dicevo di non dirmi niente fino all'ultima partita. Pensavo di arrivare a fine stagione con il pensiero di staccare, anche perché quando alleni da tanti anni succede. Ho bisogno di trovare qualcosa di stimolante".
Sulla fine del ciclo: "I cicli cominciano e finiscono, non è semplice farli durare a lungo e noi ci siamo riusciti ed è la cosa migliore per tutti. Tante volte sono uscito da San Siro con emozioni che ho sempre sognato di vivere. Quando abbiamo cominciato qui sapevamo quello che c'era e poi noi abbiamo costruito. Qualcosa di speciale per me significa migliorare i giocatori, far ottenere risultati migliori rispetto al passato, migliorare il patrimonio, far salire i bilanci. Ho studiato l'inglese, potrebbe essere il momento giusto. Nei prossimi giorni mi guarderò indietro e poi vedremo cosa succederà. Lo affronto con serenità".
Sulla critica che gli ha fatto più male: "No, cerco di non perdere fiducia ed equilibrio. Nel nostro ambiente è tutto esagerato, complimenti e critiche. Io non vado dietro a tutto questo. Le critiche ci sono state, ma quando sono così forti è perché sei molto in alto e tutti ti vogliono vedere cadere giù. Mi sono scoperto resiliente e tenace. A me non piacciono tanto gli allenatori che parlano tanto, tra quelli che hanno lavorato in passato, non tra quelli che stanno lavorando. Chi allena sa come funziona in questo mondo. Chi sa che le difficoltà ci sono dovrebbe essere più equilibrato".
Su quanto manca a questa squadra: "Oggi spetta a qualcun altro costruire un Milan più forte e ambizioso. Io mi auguro che ritorni quell'ambiente che abbiamo potuto vivere noi. Chi arriverà al mio posto troverà un gruppo di persone responsabili".
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