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L'intervista di Stefano Pioli (allenatore AC Milan) ai microfoni di 'DAZN' | Serie A News Milan (Getty Images)
Stefano Pioli, allenatore rossonero, ha parlato ai microfoni di 'DAZN' al termine di Milan-Torino, partita della 22^ giornata della Serie A 2022-2023 svoltasi allo stadio 'San Siro' di Milano. Ecco, dunque, le sue dichiarazioni.
Se è la vittoria della svolta: "Bisogna assolutamente pensare così. Però mi aspettavo una partita difficile contro un avversario che sporca tutte le giocate. Abbiamo faticato, ma abbiamo lavorato tanto dentro la partita. Poi chiaro che il gol ci ha anche sbloccato dal punto di vista mentale e dopo le cose sono state un po' più belle da vedere e un po' migliore dall'inizio della partita. Un piccolo passo in avanti che serviva".
Sulla sua reazione dopo il gol di Giroud: "Mi sono messo le mani sul volto perché ho sentito dei dolori. Lavoriamo tutti i giorni per ottenere i risultati e nell'ultimo mese non ci siamo riusciti, ci ha fatto male sia a livello fisico che mentale. La stagione è ancora lunga. Rifare la Champions sarebbe un bel risultato, ma mancano tante partite. Dobbiamo dare continuità alle prossime partite".
Se già il derby aveva dato indicazioni: "Io credo che l'allenatore debba valutare le prestazioni della squadra e capire dove ripartire. Nelle ultime partite avevamo preso una media di 4 gol a partita. Le caratteristiche per giocare in un altro modo ci sono. Si parla di tre, quattro, non è quello che fa la differenza. Dobbiamo ritrovare più brillantezza, fiducia a livello mentale. Ripartire da una fase difensiva più solida era un nostro obiettivo. poi torneremo a giocare a quattro quando ci saranno i difensori nelle condizioni migliori. La squadra voleva questa vittoria, esserci riusciti è un aspetto positivo. E' il primo passo che dovrà essere continuativo".
Su Leao: "Rafa è un giocatore strano. Mettendolo largo lo agevolavo. In questi giorni, dove lo abbiamo provato, lui ha detto è la sua posizione preferita. poi qualche volta doveva andare fuori, ma era contento di lavorare in quel ruolo. Nel primo tempo abbiamo fatto un po' di fatica, quindi diventava difficile. A lui piace molto quella posizione, poi vedremo in base agli avversari".
Su Giroud: "Oli è un giocatore importantissimo a livello tecnico, di posizione e morale: è un leader. Abbiamo tanti giocatori importanti, ma credo che nessuna squadra può prescindere da giocatori forti. Poi più ce n'è e meglio è, come Giroud".
Sulla Champions: "Vedremo. Devo vedere le condizioni di Tomori e Bennacer. Affrontiamo in questo periodo squadre che si somigliano tanto. Vedremo che strategia adottare. La squadra dal punto di vista tattico è evoluto, possiamo fare tante cose. l'importante è farle bene, con il giusto spirito".
Se ci voleva un po' di serenità: "E' chiaro. I risultati negativi e le prestazioni negative si sentono. Vivi il quotidiano, la settimana di lavoro con più tensione, più preoccupazione, meno serenità. Non possiamo dimenticare il supporto dei nostri tifosi. Malgrado le ultime prestazioni ci hanno incitato". Le pagelle post-partita dei rossoneri secondo la nostra redazione >>>
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