Zaffaroni nell'ultima fase del campionato è stato poi abile a trovare soluzioni alternative che, almeno in parte, hanno nascosto i limiti e le difficoltà dei suoi. Quattro degli ultimi otto gol veronesi sono arrivati con giocatori subentrati: da inizio aprile, solamente l'Inter (cinque) ne ha segnati di più dei gialloblu con calciatori provenienti dalla panchina. Attenzione, in conclusione, agli ultimi scampoli di partita, fase del match in cui il Verona si è dimostrato particolarmente vulnerabile quest'anno: nessuna formazione, infatti, ha incassato più reti nei minuti di recupero finali (otto).
VERDI IL FARO SULLA TREQUARTI, NGONGE VUOLE ALZARE L'ASTICELLA
Il 2023 dell'Hellas Verona è passato quasi tutto dai piedi di Simone Verdi: nel nuovo anno solare, infatti, i gialloblu hanno vinto il 33% delle partite in cui il centrocampista è sceso in campo (5/15), per una media punti di 1.3, mentre hanno ottenuto un solo successo in sette gare senza di lui (14% di vittorie, 0.9 di media).
In dubbio per un problema fisico, il numero 7 è sia il capocannoniere della squadra in questo campionato - con cinque reti segnate - sia il giocatore gialloblu che ha tentato più dribbling (51): dati che confermano il suo ruolo essenziale nello scacchiere di Zaffaroni, specialmente per la sua capacità di sapersi rendere pericoloso su tutto il fronte offensivo.
In rampa di lancio c'è invece Cyril Ngonge, che vanta la percentuale più alta di conclusioni nello specchio della porta (42% - 10/24) tra gli scaligeri, dal suo arrivo lo scorso gennaio: il belga ha già toccato quota sei gol nel 2022/23 in campionato (tre con il Verona, tre con il Groningen) e con un una rete eguaglierebbe il suo primato di marcature stagionali (sette) nei 10 principali tornei europei, stabilito lo scorso anno proprio con la maglia del club olandese. LEGGI ANCHE:Milan, i numeri totali di Ibrahimovic con il Diavolo >>>
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