Dallo stop forzato al rientro in campo, tante cose erano cambiate in casa rossonera: Carlo Ancelotti aveva preso il posto di Fatih Terim in panchina, mentre in estate Pirlo, Rui Costa, Contra e Inzaghi erano stati i colpi da novanta di calciomercato. Nella prima metà di campionato, il Milan si confermò tra le squadre di vertice, in lotta per i piazzamenti in Champions League, e la sfida casalinga contro gli scaligeri - in programma alla penultima giornata del girone di andata - chiudeva il 2001 rossonero.
L'avvio di gara è a tinte rossonere: passano pochi minuti e Shevchenko scavalca Ferron con un pallonetto morbido, colpendo la traversa. A seguire, Abbiati risponde presente al doppio tentativo della formazione di Malesani, mentre José Mari centra il secondo legno di giornata su suggerimento di Pirlo. La porta sembra stregata, Ferron nega il gol ancora a José Mari e Rui Costa, ma sono i cambi a risolvere il match. Il primo, al 46', è proprio quello che porta all'ingresso di Massimo Ambrosini, a cui bastano dodici minuti per lasciare il segno.
Punizione telecomandata di Rui Costa e colpo di testa perentorio del 23, il Milan passa in vantaggio (57'). Il gol è una liberazione per Ambro. I rossoneri sprecano con Pirlo e Shevchenko, e alla prima sbavatura difensiva gli ospiti trovano il pari con Cannavaro al minuto 70. Serve un'altra sostituzione per vincerla: Cosmin Contra entra al 79' e in pieno recupero firma il 2-1 conclusivo con un destro preciso. San Siro è una bolgia, la domenica del ritorno in campo di Ambrosini termina con i tre punti e gli applausi del proprio pubblico.LEGGI ANCHE: Milan-Verona, le probabili formazioni >>>
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