La partita è molto equilibrata, si gioca con vigoria pallone su pallone. Il Monza preme alla ricerca del pareggio, ma il Milan non disdegna il contropiede nel tentativo di mettere in ghiaccio il punteggio. Il Diavolo, piano piano, alza i ritmi. Al 59', sul cross di Christian Pulisic dalla destra, prima Morata poi Noah Okafor - in area di rigore brianzola - non trovano il colpo di testa vincente.
Sugli sviluppi del calcio d'angolo, botta dalla distanza di Reijnders (deviata) che Stefano Turati para in due tempi. Al 61' Monza pericoloso sull'asse Alessandro Bianco-Dany Mota Carvalho. Il portoghese, però, non riesce a girare la sfera verso la porta di Maignan e anche il suo compagno di reparto Milan Djurić è in ritardo. Il Milan dà la sensazione di voler chiudere il match. Youssouf Fofana tenta la conclusione dalla lunga distanza, ma senza fortuna.
Al 63' Fonseca cambia. Richiama in panchina Okafor e inserisce Rafael Leão. A pochi secondi dal suo ingresso in campo, il numero 10 milanista, dopo un bel triangolo con Reijnders sulla sinistra, fallisce dall'interno dell'area di rigore dei padroni di casa il pallone del potenziale raddoppio. Nesta corre ai ripari e toglie Pedro Pereira e Mota Carvalho per inserire, al 65', l'ex interista Danilo D'Ambrosio e il guizzante fantasista Samuele Vignato.
Progressione devastante, al 67', di Theo Hernández verso la porta di Turati. Staffilata mancina, dalla distanza, del francese e volo del portiere a rifugiarsi in calcio d'angolo. Il Milan, sicuramente, gestisce meglio nella ripresa. Meriterebbe il gol del raddoppio per il gioco prodotto e per le occasioni create nella metà campo avversaria. Al 70' è Leão - entrato bene in partita - a cercare un'improbabile rovesciata in area di rigore del Monza. Lodevole, comunque, il tentativo di trovare la porta.
Al 73' Theo, con una gran chiusura di testa, evita da due passi il gol di D'Ambrosio, tutto solo sul secondo palo e ben imbeccato dal bel cross di Geōrgios Kyriakopoulos dalla sinistra. Cinque minuti più tardi (78') Nesta fa due sostituzioni importanti. Fuori Andrea Carboni e Djurić; dentro Gianluca Caprari e Marko Marić. L'ex difensore rossonero passa ad un più offensivo 4-2-3-1 per il finale di partita.
All'80' torna a farsi pericoloso il Monza. I brianzoli pressano su Filippo Terracciano e gli rubano il pallone, involandosi in tre verso l'area di rigore rossonera. Cross, sul versante opposto, per l'accorrente Vignato: conclusione volante del trequartista, ma il suo diagonale termina di poco fuori alla destra del palo della porta di Maignan. Corso il brivido, all'81', Fonseca richiama in panchina Samuel Chukwueze e inserisce Ruben Loftus-Cheek.
Caprari e Marić, all'82', creano una potenziale palla-gol per il Monza, ma il pallone termina in calcio d'angolo. Ma è il Milan ad andare due volte ad un passo dal raddoppio. Prima all'83', quando, su punizione di Theo Hernández, Morata colpisce di testa ma in maniera imprecisa. Quindi, all'85', è Leão che prende palla prima della metà campo, salta e tutti arriva in porta. Il portoghese prova lo scavetto su Turati, che, però, lo intuisce e lo disinnesca con facilità. Peccato, sarebbe stato un gol spaziale.
I cambi finali di Fonseca (89') sono Davide Calabria e Yunus Musah per Terracciano e Pulisic ed è proprio il numero 80 statunitense, dalla destra, a mettere sul piede di Leão il pallone del raddoppio al 90'. Il nativo di Almada controlla la sfera, se la sposta sul destro e calcia di rabbia: pallone in curva. L'arbitro Ermanno Feliciani della Sezione A.I.A. di Teramo assegna 5' di recupero, e, al 2', Daniel Maldini (sparito nella ripresa) prova il destro dalla distanza. La forza c'è, la precisione un po' meno.
Non succede quindi più nulla. Monza-Milan 0-1 al 90': vittoria importante per il Diavolo di Fonseca. In un momento dove la classifica del campionato non sorride, centrare punti in trasferta (primo successo stagionale) può essere un buon viatico per il futuro immediato. LEGGI ANCHE: Le pagelle post-partita dei rossoneri secondo la nostra redazione >>>
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