Quanto si sente rassicurato sulla profondità della rosa?“Sono soddisfatto perché insieme ai dirigenti avevo chiesto caratteristiche particolari. Non dei nomi ma delle caratteristiche specifiche in certi ruoli e sono arrivati. Avere sugli esterni giocatori da uno contro uno è importante. Sta nascendo un bel gruppo, i vecchi hanno fatto di tutto per far inserire i nuovi, i nuovi sono disponibili. Che poi Pulisic sia un talento io lo sapevo quando ho parlato con lui nelle telefonate che si fanno per convincere i giocatori. Ero convinto che avremmo preso un giocatore con grandissima qualità. Poi è molto duttile, ci può far rifiatare: può giocare benissimo a sinistra al posto di Leao, può giocare sotto punta… Quindi bene così, sapendo che dobbiamo lavorare perché ci sono tante cose che possiamo fare meglio”.
Su Giroud: “È un esempio, un leader tecnico e dal punto di visto degli atteggiamenti. Sempre disponibile a lavorare per la squadra. È felice, questo è importante e con noi si trova bene. Non è più così giovane quindi bisognerà trovare un modo per farlo rifiatare ma per noi è un giocatore molto molto importante, sono molto contento di allenarlo per la qualità del giocatore e per lo spessore della persona”.
Su Leao: “Parlo tutti i giorni con Rafa, cerco di farlgi capire che è dotato di super poteri. I super poteri vanno messi a disposizione della squadra: se impareremo a sacrificarci tutti, se impareremo a lavorare bene tutti senza palla credo che potremo toglierci delle soddisfazioni perché con la palla abbiamo tanta qualità. Oggi c’era un caldo incredibile, ha fatto un gran lavoro. Oggi negli spogliatoi c’erano 60 gradi, non 40. Abbiamo preferito farli rifiatare sul campo”.
Chi riempie il vuoto lasciato da Ibrahimovic? “Zlatan ci manca, questo è poco ma sicuro. Ma credo che la cosa più bella che ha fatto è che ci ha fatto crescere dal punto di vista della mentalità. La sua assenza si sente ma siamo cresciuti grazie a lui. Se parliamo dal punto di vista caratteriale allora Mike è quello che si può avvicinare come livello di leadership mentale e caratteriale della squadra”.
Cosa si poteva fare meglio? "Nel secondo tempo potevamo gestire meglio la palla e affondare meglio quando potevamo farlo".
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