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Scudetto, Milan ‘last minute’: 17 gol dal 75′ in poi | Serie A News

Daniele Triolo

Il Milan di Stefano Pioli conserva il primato nella classifica di Serie A a tre giornate dal termine del campionato. Merito di finali roventi

'Gazzetta.it' ha parlato del Milan di Stefano Pioli, che, ieri pomeriggio, ha battuto per 1-0 la Fiorentina a 'San Siro' con una rete di Rafael Leão all'82'. Il gol nel finale: marchio di fabbrica, soprattutto nella scorsa annata, dei ragazzi di Pioli, è stato rispolverato proprio nel momento cruciale di questa stagione.

Il gruppo di Pioli, ha sottolineato la versione online della 'rosea', è "infinito, sempre vivo, capace di piazzare il graffio vincente quando c'è quella parte di tifosi che inizia a lasciare lo stadio a partita ancora in corso per evitare il traffico. Se il Diavolo metterà le mani sullo Scudetto 2022, non si potrà non pensare ai due gol in 'zona Cesarini' di Sandro Tonali contro la Lazio, e, per l'appunto, di Leão contro i viola.

Pioli può essere orgoglioso dei suoi giocatori. Non si tratta di casualità quando una squadra, più volte, riesce a sbrogliare complicate matasse al termine del match. Tra le tante lezioni di calcio che il tecnico rossonero ha dato, dall'ottobre 2019 ad oggi, alla sua truppa, infatti, c'è anche quello di lottare fino alla fine e di non mollare mai nulla. A prescindere dal risultato. Pioli ha infuso fiducia ai rossoneri. Ha insegnato loro come una vittoria possa diventare più rotonda se si tiene premuto l'acceleratore. E come un pareggio possa diventare vittoria credendoci fino al fischio finale.

Se lo Scudetto arriverà, sarà 'last minute'. Un po' perché si lotterà con l'Inter fino all'ultimo. Un po' perché il Diavolo ha messo a segno ben 17 gol sui 61 segnati in campionato dal 75' in poi. Si tratta del 27,8% del totale: non è poco. Raramente, poi, queste reti non sono servite a conquistare punti pesanti. Superflui, per esempio, i gol di Theo Hernández in Milan-Venezia 2-0, di Zlatan Ibrahimović in Bologna-Milan 2-4, l'autorete di Lorenzo Venuti in Fiorentina-Milan 4-3. Ma anche il 3-1 di Leão contro la Roma e il gol di Junior Messias contro il Genoa di qualche settimana fa.

Gli altri, invece, ha ricordato 'gazzetta.it', pesano come macigni. Quello, per esempio, di Ante Rebić al 76' di Juventus-Milan 1-1. O quello di Brahim Díaz all'86' di Spezia-Milan 1-2. Ma anche quello di Leão al 78' di Atalanta-Milan 2-3, il rigore di Franck Kessié e l'autogol di Koray Günter nell'andata contro l'Hellas Verona, giunti al 76' ed al 78'. Per proseguire con il gol di Ismaël Bennacer all'84' della sfida di Bologna e quello di Ibra al 92' di Udinese-Milan 1-1.

Quindi, prima dei già citati gol di Tonali e Leão, la storica doppietta di Olivier Giroud (75' e 78') in Inter-Milan 1-2 e l'acuto di Rebić al 77' di Salernitana-Milan 2-2. Chissà quali altri nuovi, interessanti, capitoli di questa storia il Diavolo aggiungerà nelle tre partite che restano. Milan, nel mirino un gioiello sudamericano: le ultime news di mercato >>>

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