(fonte acmilan.com) - Dopo la spettacolare vittoria casalinga per 4-1 contro il Monza nello scorso turno e il poker in Champions League con la Dinamo Zagabria, il Milan cerca il quarto successo consecutivo fuori casa in questa Serie A sfidando il Torino, appuntamento all'Olimpico Grande Torino domenica sera alle 20.45. Dall'altra parte, la squadra di Ivan Jurić, dopo cinque gare consecutive in cui ha raccolto un pareggio e quattro sconfitte, ha ritrovato la vittoria proprio nell'ultima giornata in casa dell'Udinese, e cerca ora quella continuità di risultati che le manca dalle prime tre giornate di questo campionato (due vittorie contro Monza e Cremonese intervallate dal pareggio con la Lazio).
TORINO-MILAN
Serie A, Torino-Milan: l’analisi dell’avversario di questa sera | News
Più in particolare, la squadra granata cerca la seconda vittoria consecutiva nella competizione, che non ottiene addirittura da gennaio scorso (contro Fiorentina e Sampdoria in quel caso). Nonostante la ritrovata verve degli avversari, il Milan arriva a questa sfida dopo quattro successi consecutivi in massima serie e 17 gare esterne senza mai perdere nella competizione (12 vittorie e cinque pareggi nel parziale, che fanno della squadra di Stefano Pioli quella con la striscia di imbattibilità aperta fuori casa più lunga nei maggiori cinque campionati europei).
RECUPERO PALLA E FRASEGGIO, LE CHIAVI DI LETTURA DELLA SQUADRA DI JURIĆ
Ma che Torino si troverà di fronte il Milan in questa sfida? La formazione guidata da Ivan Jurić, terza per palloni recuperati (672) dopo Verona e Atalanta, e quarta per conclusioni dopo un recupero offensivo (18) alle spalle proprio di Milan (20), Fiorentina e Napoli (entrambe a 19), tende a voler costruire azioni rapide e veloci grazie all'abilità nel recupero palla e nel palleggio soprattutto nella metà campo avversaria. Quella granata è infatti la quarta squadra che ha portato a termine più passaggi nella metà campo avversaria (dopo Fiorentina, Napoli e Monza) e la terza per quanto riguarda le sequenze su azione con almeno 10 passaggi terminate con un tiro o con un tocco in area (26) dopo Napoli (38) e Lazio (27).
Attenzione poi a due aspetti che caratterizzano la formazione allenata da Jurić. Il primo riguarda lo sviluppo delle azioni offensive sulle corsie laterali: il Torino, nonostante non abbia ancora realizzato una rete in seguito a un cross su azione, ne ha portati a buon fine 39 (come il Sassuolo), confermandosi finora una delle tre formazioni che primeggiano in questa particolare classifica – meglio di granata e neroverdi ha fatto finora solo la Fiorentina (53). Il secondo invece ha a che fare con il gioco aereo: il Toro è terzo per duelli aerei vinti (168) nel campionato in corso, alle spalle di Verona (184) e Sampdoria (175).
L'EX PELLEGRI E LA RIVELAZIONE VLAŠIĆ
Nonostante i soli 10 gol realizzati dal Torino in questo campionato, per la retroguardia rossonera i pericoli non mancano. Due su tutti: Pietro Pellegri e Nikola Vlašić. Il primo, ex della sfida che nella prima parte della passata stagione con il Milan è stato penalizzato da qualche infortunio (solo sei presenze), ora è totalmente ristabilito, è andato a segno con l'Udinese nell'ultimo turno di Serie A e punta a ritrovare continuità in termini realizzativi. L'ultima volta che è andato a bersaglio in due presenze di fila nella competizione risale al 2017, contro Roma e Lazio, con la maglia del Genoa.
Il secondo invece ha firmato tre reti nel campionato in corso ed è al momento il miglior marcatore tra i granata. Il croato, arrivato in prestito dal West Ham nel mercato estivo, si è messo in luce tra agosto e settembre (tre presenze e tre reti siglate nei match contro Cremonese, Atalanta e Lecce) rivelandosi vera e propria sorpresa tra le fila del Toro. Per questo è diventato uno dei 'titolarissimi' di Ivan Jurić (10 partite dal 1' su 11 in questo campionato) che gli ha affidato le chiavi della trequarti e un ruolo centrale nello sviluppo della manovra offensiva. Non a caso infatti, dopo l'avversario di giornata Rafael Leão (20), è quello che finora ha registrato più movimenti palla al piede terminati con una conclusione in questa Serie A (14) e soprattutto, dopo Khvicha Kvaratskhelia (77), quello che ha preso parte a più sequenze su azione terminate con un tiro della propria squadra (72, di cui quattro si sono concretizzate in gol).
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