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(fonte acmilan.com) - La 10ᵃ giornata di Serie A porta il Milan di Stefano Pioli sul campo dell'Hellas Verona, nel posticipo di domenica sera alle 20.45. Una trasferta che, nonostante siano ben 15 i punti che separano le due squadre, per i rossoneri sarà molto delicata. I gialloblù non registravano un rendimento così negativo nelle prime nove partite di un massimo campionato dal 2015/16 - anche allora cinque punti nelle prime nove - in una stagione che chiusero con la retrocessione. Simile anche il rendimento realizzativo: stesso numero di reti all'attivo (otto) ma due in più subite. Sarà sicuramente questa la prima motivazione che spingerà la squadra - affidata a Salvatore Bocchetti dopo l'esonero di Cioffi - a mettere in campo una prestazione di carattere, con lo scopo di risalire la china e allontanarsi velocemente dal terzultimo posto in classifica, a +2 su Cremonese e Sampdoria.
C'è poi una sequenza di ko che Veloso e compagni cercheranno di interrompere: il Verona ha perso le ultime quattro gare di campionato ed è dal maggio 2018 che non infila cinque ko consecutivi in Serie A (sette in quel caso, prima di retrocedere, sotto la gestione di Pecchia). Infine, non certo per importanza, il compito del nuovo allenatore in vista di questo match sarà quello di alzare la soglia di attenzione nell'arco dei 90', perché quella gialloblù è - con il Bologna - una delle due formazioni che finora ha perso più punti da situazioni di vantaggio in match casalinghi (sei).
CARATTERE E UNA "BUONA MIRA": COSÌ BOCCHETTI PUÒ RIDARE FIDUCIA AL GRUPPO
L'allenatore potrebbe essere un elemento decisivo. Intanto quello di Salvatore Bocchetti per il Verona non è un nome qualsiasi. Il tecnico ha un lungo curriculum nel Club: ha guidato l'Under 18 e la Primavera gialloblù, e se la società ha deciso di affidargli la prima squadra in una situazione così delicata significa che la stima nei suoi confronti è alta. Il 36enne di Napoli ha una formazione gasperiniana - come l’ex tecnico degli scaligeri Jurić - e Gasp nel 2008 al Genoa gli riservò presto un posto da titolare fisso in difesa. C'è poi anche un passato in rossonero: Bocchetti ha giocato nove partite (sei dal 1') con il Milan in Serie A, nel 2015, e nell'unico confronto contro il Verona con il Diavolo il match finì 2-2, il 7 marzo di quell'anno.
Ora la cornice è tutt'altra e su cosa farà leva l'ex difensore azzurro - diverse furono le convocazioni di Lippi in Nazionale - per risollevare la stagione dei gialloblù non è dato sapersi fino alle 20.45 di domenica. Certo è che i punti di forza alla squadra non mancano, vanno però perfezionati. Spicca, per esempio, la precisione nelle conclusioni: il Verona (36.6%) è quartultimo per percentuale di tiri nello specchio. Solo 26 sui 99 totali hanno inquadrato lo specchio. Eppure c'è un dato altrettanto rilevante sui legni: sono già sei quelli colpiti dalla formazione veronese, più di qualsiasi altra (primeggia a livello individuale Henry, che ne conta tre al pari di Deulofeu). Insomma, il potenziale balistico in chiave offensiva c'è, ma la mira va decisamente aggiustata.
LA COSTANZA DI HENRY E LA FRESCHEZZA DI DOIG: I GOL DEL VERONA PASSANO DA LORO
Contro il Milan, per una partita che può valere una ripartenza d'oro in campionato, saranno tanti i giocatori del Verona che vorranno fare la differenza. È però d'obbligo affidarsi a chi nelle prime nove giornate si è distinto in mezzo al campo, meglio ancora nell'ultimo terzo di campo. I gol segnati dagli scaligeri finora sono appena otto (inclusa l'autorete di Audero), un bottino davvero troppo esiguo, attraverso il quale però si individuano facilmente i nomi più caldi in ottica offensiva. Il primo è senza dubbio quello di Thomas Henry. Il francese è innanzitutto, con Josh Doig, uno dei due soli giocatori gialloblù con più di un gol all'attivo nelle prime nove giornate (due a testa); è lui quello che tra i compagni tocca più palloni in area avversaria (39, almeno 10 più di qualsiasi altro) e solo Ilić (14) lo precede per occasioni create nel team (10).
L'altro è quello di Josh Doig, baby talento scozzese che oltre ad aver partecipato al 37% (3/8) delle reti del Verona in questa Serie A (da difensore), è il più giovane (classe 2002) giocatore tra quelli che nella competizione in corso hanno messo lo zampino in più di due marcature: tre per il terzino sinistro di Edimburgo (due reti e un assist). C'è infine chi ha voglia di riscatto e di tornare a segnare contro il Milan, che si presenta al Bentegodi da Campione d'Italia in carica oltre che col naturale blasone che rappresenta. Due in questo senso gli elementi a cui fare attenzione: Kevin Lasagna e Davide Faraoni. Per l'attaccante classe '92 tre gol contro i rossoneri in Serie A, anche se tutti al Meazza; per l'ex Inter invece due i sigilli ai danni del Diavolo, che è - con Napoli e Roma - una delle tre avversarie contro cui ha realizzato più di una rete nel torneo. Verona-Milan, possibile sorpresa nella formazione iniziale rossonera! Le ultime news >>>
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