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L'intervista di Stefano Pioli (allenatore AC Milan) ai microfoni di 'DAZN' | Serie A News Milan (Getty Images)
Stefano Pioli, allenatore rossonero, ha parlato ai microfoni di 'DAZN' al termine di Udinese-Milan, partita della 27^ giornata della Serie A 2022-2023 svoltasi alla 'Dacia Arena' di Udine. Ecco, dunque, le sue dichiarazioni.
Sul secondo gol che ha tagliato le gambe al Milan: "La partita è cambiata lì, poi sul 3-1. Ma c'era tanto tempo per rimetterla in piedi. Non abbiamo interpretato bene la partita. Abbiamo giocato un calcio sporco e poco intenso. Quando noi facciamo le cose a metà, dopo andiamo incontro a delle difficoltà. Andare nello spogliatoio con il pareggio sarebbe stato importante dal punto di vista mentale. C'era comunque la possibilità di recuperarla. Ma i nostri avversari sono arrivati spesso prima di noi, abbiamo perso tanti duelli importanti. Non abbiamo giocato una bella partita dal punto di vista tecnico".
Sul Milan poco intenso per colpa del modulo: "Non è colpa del sistema. Il nostro atteggiamento è quello di sempre. Non siamo partiti con la giusta intensità, non arrivavamo con la giusta pressione. Abbiamo perso tanti duelli. L'Udinese ha giocato tante volte sui suoi attaccanti. Con la palla dovevamo fare molto meglio. Abbiamo sbagliato passaggi semplici, senza pressione degli avversari. Dovevamo accompagnare meglio il gioco offensivo ed essere più compatti. Quando allunghi le distanze sei meno aggressivo, meno intenso e hai meno possibilità di recuperare palloni".
Su cosa avrebbe dovuto fare il Milan per uscire indenne dal Friuli: "Nella fase difensiva dovevamo essere più attenti, concentrati. È stato troppo facile per i nostri avversari entrare in area. Sul secondo gol eravamo in superiorità numerica, per i nostri avversari è stato facile arrivare al gol. Problema di attenzione: vuol dire che ho lavorato male. Non sono riuscito a fare capire ai miei giocatori quanto fosse importante questa partita. Non rivinceremo il campionato, ma rigiocare la Champions è importantissimo per noi. Io non ho fatto capire ai miei giocatori l'importanza di questo campionato. Tante le cose che non hanno funzionato: non ho fatto un buon lavoro".
Sul Milan distratto dai quarti di finale di Champions League: "Non abbiamo giustificazioni. Ci guarderemo dentro, lavoreremo meglio e torneremo a fare delle prestazioni più consone alle nostre qualità".
Sul Milan che si è spento da quando si è eclissato Rafael Leao: "Leao è importante per noi, questo sì. Ma non abbiamo mai vinto le partite per merito di un singolo. Ma perché abbiamo interpretato partite in un certo modo, con un collettivo che si muoveva in modo armonioso. Lo abbiamo fatto - anche in campionato - fino a poco tempo fa. Le ultime due prestazioni non ci appartengono. Ma dobbiamo capire perché sono capitate". Le pagelle post-partita dei rossoneri secondo la nostra redazione >>>
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