Andrea Sottil, allenatore bianconero, ha parlato ai microfoni di 'Sky Sport' al termine di Udinese-Milan, partita della 27^ giornata della Serie A 2022-2023 svoltasi alla 'Dacia Arena' di Udine. Ecco, dunque, le sue dichiarazioni.
UDINESE-MILAN
Udinese-Milan, Sottil: “Espulsione? Ho alzato i toni. Contento di Pafundi”
Sull'espulsione: "Regola è chiara. I ragazzi lo sanno che se tu la tocchi il Var è obbligato ad intervenire. Beto giustamente d'istinto l'ha toccata, se non l'avesse toccata non c'è ripetizione. Mi dispiace perché volevo stare tutto il secondo tempo in panchina, mi sono chiarito con l'arbitro. Ho alzato i toni, ma non sono stato e non sono maleducato. Però sono contento di questa partita e di questa grande vittoria".
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Sul ritorno alla vittoria in casa: "L'hanno voluto i ragazzi, i risultati li determiniamo noi. Dovevamo essere più attenti sui dettagli che fanno la differenza, ma le prestazioni ci sono sempre state. Qualcosa è cambiato da Bergamo. Io che li alleno tutti i giorni respiravo questo cambiamento, ritornare più coraggiosi. Questa sera la scelta di giocarcela contro il Milan, ne ero sicuro, schierando due punte e due mezzali di grandi qualità e di piede contrario, con i quinti pronti ad innescarli abbiamo fatto male al Milan. I ragazzi sono stati straordinari e hanno meritato di vincere".
Su Samardzic: "Diventerà un campione perché è un ragazzo del 2002, ha una tecnica, un controllo palla, un'intelligenza, ha tiro, ha tutto. Stiamo lavorando con lui sull'intensità del gioco, lui è veramente un ragazzo umile. E' cresciuto molto, mi ascolta molto. Ha molta fame, ha molta voglia di arrivare. E' un ragazzo che arriverà a grandi livelli, ha iniziato ad essere più intenso in pressing. Mi piace giocare con mezzali di piede contrario, lui e Pereyra hanno fatto male al Milan stasera. Complimenti a Samardzic ma a questo gruppo straordinario che si merita questa posizione in classifica".
Su Pafundi: "E' un ragazzino del 2006 che l'anno scorso giocava solo in Primavera. Poi nell'ultima partita a Salerno, a livello di obiettivo contava poco. Ha esordito, quest'anno è stato aggregato alla prima squadra con un progetto importante che c'è su di lui imposto dalla società che sto guidando insieme a lui per farlo crescere in maniera serena. Sono d'accordo con le parole di Mancini che dice che è un patrimonio dell'Udinese e del calcio italiano. Ci sono dei giocatori che alleno che sono dei titolari, che hanno più esperienza, più minuti. La convocazione è un'insidia? E' un motivo di grande prestigio per il club e per lui. Io sono strafelice che sia convocato in Nazionale. E' giovanissimo, stiamo parlando di un 2006. Bisogna dargli i tempi giusti, lo step giusto. Poi non sto a giudicare le scelte di Mancini. Noi con lui stiamo facendo un percorso di crescita rispettando tutti gli step poi deve essere bravo lui a gestirla bene. E' giovane ma ha grande maturità". Le pagelle post-partita dei rossoneri secondo la nostra redazione >>>
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