"ULTIME MILAN - "Stefano era un ragazzino. Abbiamo cercato di accoglierlo come un figlio, di facilitare il suo inserimento. Ma si vedeva che avrebbe fatto strada". Marco Tardelli, compagno di squadra di Stefano Pioli da calciatore nella Juventus degli anni Ottanta, ha raccontato qualche aneddoto sul tecnico del Milan ai microfoni di 'gazzetta.it'. "Stefano era un ragazzo molto serio già allora, un vero professionista. Scherzava con il gruppo, stava al gioco, ma era molto timido e chiuso e quindi aveva un legittimo timore reverenziale".
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Tardelli: “Pioli riuscirà nel Milan. Vi racconto com’era da ragazzo …”
Marco Tardelli, compagno di squadra di Stefano Pioli da calciatore nella Juventus degli anni Ottanta, ha raccontato qualche aneddoto sul tecnico del Milan
"Spaventato forse da un gruppo di fuoriclasse e campioni del mondo? "Possibile. In fondo era un ragazzino, credo non avesse compiuto 19 anni (è nato nell’ottobre 1965, n.d.r.). Però l'approccio alla Juventus tutto sommato è stato facile: abbiamo fatto di tutto per aiutarlo".
"Com'era da giocatore? "Un bel difensore, buon fisico, discreta tecnica. Un giovane di belle speranze che ha fatto poi una carriera molto importante".
"Anche se non ha forse confermato tutte le promesse… "Non direi. Non è mica obbligatorio diventare titolari alla Juventus. Ha giocato in bianconero a lungo (tre stagioni, n.d.r.), ha vinto anche l'Intercontinentale".
"Dicono che Michel Platini s'arrabbiasse un po' perché Pioli non sapeva palleggiare. "Questo non lo ricordo… Sicuramente non era un 'fine palleggiatore', ma un ottimo difensore che faceva comodo sì".
"E da allenatore? "In panchina ha sempre fatto molto bene. Uno che s'impegna e studia e lavora. Per lui sarà un'avventura importante e complicata. Non è facile andare ad allenare il Milan in questo momento storico e in questa situazione…".
"E allora? "Io sono convinto che riuscirà". Per le sue dichiarazioni odierne ai microfoni di 'Sky Sport', continua a leggere >>>
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